domenica 25 dicembre 2011

La lunga marcia del popolo longobardo – premessa

Ravenna - Chiesa di S. Vitale - Giustiniano e la sua corte

Il popolo longobardo merita un’attenzione particolare, essendo stato quello che ha fondato Carinola, almeno amministrativamente, dandoci anche  un primitivo stemma sul modello di quello di Capua.   

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Nel VI secolo, l’impero bizantino andava a poco a poco disfacendosi per  le continue  invasioni di altri popoli che premevano ai suoi confini, in Britannia come in Africa e Medio Oriente. L’enorme territorio dell’impero romano era ridotto a piccole entità politiche che gli storici chiamano regni romani barbarici o latino germanici. Latini perché l’amministrazione si mantenne romana ovunque, tranne che in Britannia; barbarici perché gli eserciti erano ormai al comando di guerrieri germanici e i nuovi arrivati mantennero i loro usi e costumi.
Con Giustiniano, l’imperatore bizantino che regnò dal 527 al 565, l’impero ebbe un’inaspettata ripresa, una specie di miglioramento nell’agonia prima della definitiva morte.
Dopo gli Unni di Attila, i Visigoti di Alarico  e i Vandali di Genserico che, nel V secolo, avevano  saccheggiato la penisola più in largo che in lungo, penetrando sempre più a sud,  l’Italia  era ora sotto la morsa degli Ostrogoti, guidati da Teodorico. Questa tribù germanica aveva sconfitto Odoacre, il generale degli Eruli  anch’egli germanico, che si era proclamato  re d’Italia (primo re barbaro) dopo aver deposto Romolo Augustolo, ultimo imperatore d’Occidente.
Odoacre non era stato nemico dell’impero e non aveva voluto dichiararsi imperatore d’Occidente come sarebbe stato prevedibile; anzi aveva riconsegnato, all’imperatore d’Oriente del tempo, Zenone, le insegne d’Occidente, riconoscendogli la sovranità su tutto l’impero.
Con gli Ostrogoti il discorso era diverso. Veri conquistatori, anch’essi stabilirono in Italia un regno romano-germanico, di cui Teodorico fu il secondo re barbaro,  e divisero la penisola italiana in 17 province fiscali.  Ma Giustiniano,  pur riconoscendo, per forza di cose, il ruolo dei re barbari, aveva un grande sogno: quello di ripristinare gli antichi confini dell’impero e riportare l’Italia direttamente sotto l’egida bizantina. 
Il sogno di Giustiniano fu in parte realizzato grazie alle guerre greco-gotiche  (o goto-bizantine) condotte dal suo intraprendente generale Belisario e  che costarono  cifre esorbitanti ai malcontenti cittadini dell’impero. Inoltre, riuscì a sconfiggere definitivamente gli Ostrogoti e a riportare l’Italia nell’orbita di Bisanzio. 

Sotto Giustiniano,  l’impero raggiunse un periodo di splendore pari a quello del passato, ma qualcosa di inatteso segnò la fine di tale splendore: la peste
La peste, cosiddetta di Giustiniano, fu un’epidemia di inaudita violenza che spopolò le campagne,  dimezzò le popolazioni,  ridusse gli eserciti, portando morte e desolazione in tutta Europa.
Molti storiografi pensano che fu proprio la peste a spianare la via all’invasione dei Longobardi che trovarono così, nelle città e nelle campagne spopolate, pochissima opposizione.
Detto in questo modo, ci si fa l’idea che i Longobardi fossero una delle tante tribù barbare assetate di conquista, che aspettava solo l'occasione buona per attaccare l’Italia con feroci spedizioni militari. E forse per un verso lo erano.
In realtà le cose non andarono proprio così e, per rendere giustizia alla storia, bisogna partire da lontano. Da molto lontano.
c.d.l.



Alcuni testi consultati

AA.VV. - Longobardia e longobardi nell’Italia meridionale – Università C,del Sacro Cuore-  Milano, 1996
De Rosa Gabriele – Età medievale – Ed Minerva Italica – Bergamo, 1990
Montanelli Indro – Storia d’Italia – vol. I – Milano,1987
Muratori Ludovico A. – Dissertazioni sopra le antichità italiane – Milano, 1751
Nugnes Massimo – Storia del Regno di Napoli –  Napoli, 1838
Paolo Diacono – Historia Langobardorum – gbooks
Piccinni Gabriella – I mille anni del medioevo –  Mondadori ed. - Milano, 1999
Rouche Michel – Storia dell’alto medioevo – Milano, 1993
Schiavone Aldo – La storia spezzata: Roma antica e Occidente moderno – Roma-Bari, 1996
Tamassia Giovanni – Storia del regnno dei Goti e dei Longobardi in Italia – vol. I – Bergamo, 1825
Zanetti Bernardino – Del Regno de’ Longobardi in Italia – Venezia, 1753

2 commenti:

  1. Auguri, estesi a tutta la famiglia e non mi complimenterò più, quello che ti ho sussurrato è sempre più necessario. Gennaro Mannillo.

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  2. Cara Concetta,un paio di anni fa dissi in un commento che avrei voluto leggere la macro-storia europea e italica legata alla micro-storia carinolese: ebbene queste gradevolissime pillole sono sempre più la sublimazione di quel desiderio. GRAZIE!

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