Il pellegrinaggio cristiano
conobbe il suo periodo d’oro nel Medioevo, periodo in cui si avvertiva
fortemente il rapporto con il soprannaturale ed il mondo terreno era considerato
il riflesso di quello spirituale. Intraprendere un pellegrinaggio rappresentava
un modo per avvicinarsi alla divinità, caricando di senso spirituale la propria
esistenza per raggiungere la salvezza dello spirito.
La storia del pellegrinaggio
cristiano vede tre mete fondamentali: Gerusalemme, meta sacra per eccellenza,
dove Gesù Cristo aveva compiuto la sua missione di salvezza dell’uomo; Roma, città del martirio degli apostoli
Pietro e Paolo; Santiago di Compostela, che ospita la tomba dell’apostolo San
Giacomo il Maggiore. Qualcuno aggiunge anche una quarta meta, Costantinopoli,
dove erano custoditi i segni della Passione e morte di Cristo, ma erano le
prime tre ad avere la supremazia su tutte le altre.
Gerusalemme e Roma conobbero
epoche di sviluppo a partire dal IV secolo d.C. mentre Santiago di Compostela
si sviluppò solo verso il X secolo.
I pellegrinaggi verso la terra di
Gesù iniziarono molto presto, probabilmente subito dopo l’editto costantiniano
del 313. I primi documenti a nostra disposizione, interessanti diari di viaggio di due pellegrini, risalgono l'uno al 333 d.C., il diario del Pellegrino di Bordeaux, e l'altro al 384 circa, il diario della Pellegrina Egeria. Conobbero poi un certo rallentamento tra il VII e il X secolo a causa
delle incursioni barbariche che interessarono l’intera Europa, ma neanche allora si
fermarono del tutto.
Inizialmente, il
cammino verso Gerusalemme era affrontato da uomini di grande spiritualità,
animati da fervore religioso e forte sentimento ascetico. Solo persone di tale
caratura, infatti, potevano affrontare un viaggio difficilissimo, per fatica e pericolosità, attraverso
luoghi non ancora addomesticati dall’uomo. Essi lasciavano la vita familiare e
i loro beni per andare in Palestina e seguire la via indicata dal Cristo, unendosi a comunità cenobitiche che si erano formate
già dal III secolo. Più tardi, uomini di ogni classe sociale cominciarono a
dirigersi verso Gerusalemme, per voto, per chiedere una grazia o
semplicemente per un proprio bisogno spirituale.
Dopo aver ricevuto
solennemente dal sacerdote la benedizione, il bastone, la bisaccia e le insegne
del pellegrinaggio (conchiglia, croce e palma, segni di penitenza), si
incamminavano verso la loro meta, che raggiungevano via terra o via mare. In
Italia, Brindisi era il porto da cui molti pellegrini si imbarcavano per la Terra
Santa, dopo la tappa di Monte S. Angelo. Non mancavano le donne.
Esse ebbero un ruolo fondamentale durante i
pellegrinaggi medioevali verso la Terra Santa, a cominciare dalla
madre dell’imperatore Costantino, Elena, la quale recuperò molte reliquie
cristiane e ricostruì un itinerario
religioso per chi avesse voluto ripercorrere i luoghi della nascita, morte,
sepoltura, resurrezione e ascensione di Gesù Cristo.
La storia dei pellegrinaggi è
strettamente collegata al popolamento di zone in cui passavano le strade
battute dai pellegrini e, come scrive la studiosa Gabriella Piccinni, “ogni
centro di culto e preghiera, a sua volta, diventava sede di un mercato o di una
fiera, di locande e taverne. Nacquero in questo modo interi villaggi”. La
verità di questa affermazione l’abbiamo sotto i nostri occhi, a Ventaroli, o per meglio dire Valledoro, l'antica Forum Claudii, luogo in cui sorge la Basilica di Santa Maria De
Episcopio.
La Basilica fu costruita proprio nelle vicinanze di una strada medievale percorsa da
pellegrini, che si dirigevano verso Brindisi per imbarcarsi, e la scelta di
costruirla in quel luogo non fu sicuramente casuale. Probabilmente fu costruita
proprio per essere inserita in un sistema di soste da offrirsi ai pellegrini
lungo l’itinerario dei pellegrinaggi. Forum Claudii divenne quindi tappa di
sosta per moltissimi pellegrini i quali, oltre a rinfrancare lo spirito nella
basilica, potevano usufruire di un mercato giornaliero per le loro spese e di
un hospitalium
che si trovava a Carinola, presso l’Annunziata, a circa due miglia. Il
nome stesso di “Forum” non è altro che la latinizzazione del nome volgare "mercatu",
e nei documenti medievali il luogo viene indicato come “ad illu mercatu”.
Quello che oggi noi carinolesi consideriamo come importanti testimonianze
storiche, senza tuttavia avere una corretta visione d’insieme della funzione del
loro ruolo, erano invece parte di un sistema economico e sociale che aveva la sua
origine nei pellegrinaggi medievali.
Prima ancora che Carinola fosse fondata e divenisse una contea, Forum Claudii era inserita egregiamente nel sistema socio-economico del tempo.
Prima ancora che Carinola fosse fondata e divenisse una contea, Forum Claudii era inserita egregiamente nel sistema socio-economico del tempo.
cdl
AA. VV – Il Pellegrinaggio – Milano, 1997
Cardini Franco – Il Pellegrinaggio- Vecchiarelli, 1996
De Rosa Gabriele – Età Medioevale - Bergamo, 1994
Oursel Raymond – Pellegrini del Medioevo. Gli uomini, le
strade, i santuari – Milano, 1978
Piccini Gabriella – I mille anni del medioevo – Milano, 1999
Piccirillo
Michele – Alliata Eugenio - Mount Nebo - Jerusalem, 1998
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